Cessione del credito alla carrozzeria: non è attività finanziaria vietata dal TUB
Di Gabriele Marchi

Nel tentativo – spesso poco trasparente – di comprimere i compensi spettanti alle carrozzerie indipendenti, molte compagnie assicurative hanno negli anni ostacolato in vari modi l’utilizzo, del tutto legittimo, del contratto di cessione del credito.
Che cos'è la cessione del credito?
Si tratta di un istituto giuridico perfettamente ammissibile, che rappresenta un prezioso strumento di tutela per le imprese di autoriparazione.
Grazie a questa formula, il carrozziere può essere pagato direttamente dall’assicurazione, senza dover richiedere anticipi al cliente e contrastando così lo spostamento forzato dell’utenza verso le carrozzerie “convenzionate”. Di conseguenza garantisce maggiore libertà di scelta per il consumatore.
Le carrozzerie convenzionate vs. quelle indipendenti
Le carrozzerie “convenzionate”, inserite nei circuiti assicurativi, godono di una promozione attiva da parte delle compagnie, che gestiscono direttamente i flussi di riparazione.
Al contrario, le carrozzerie indipendenti, che si avvalgono della cessione del credito, si trovano spesso ostacolate con:
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Contestazioni pretestuose
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Abusi di strumenti processuali
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Ritardi o dinieghi nel risarcimento
Uno degli argomenti più invocati dalle compagnie è la presunta nullità del contratto di cessione del credito, che verrebbe considerato – a loro dire – in contrasto con l’art. 1342 c.c. e con l’art. 106 del Testo Unico Bancario (TUB).
Ma questa tesi non regge al vaglio della giurisprudenza.
Cosa dice la Cassazione?
La Corte di Cassazione è stata chiara: il credito da risarcimento danni da sinistro stradale è pienamente cedibile e inequivocabile (art. 1260 c.c.). Anche quando la carrozzeria agisce in giudizio per ottenere il pagamento, la cessione rimane valida ed efficace. L’ordinanza n. 4300/2019 della Cassazione ha ulteriormente chiarito che:
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Il contratto non ha natura finanziaria
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Si tratta solo di una modalità di pagamento per la prestazione ricevuta
Un diritto, non un rischio
In altre parole, il carrozziere non “intermedia” un credito: incassa quanto gli spetta per un lavoro svolto, esercitando un diritto riconosciuto.
Ogni tentativo di ostacolare questa prassi, ricondurla ad attività vietate o finanziarie è giuridicamente infondato e può configurarsi come strategia dilatoria da parte delle compagnie.
Conclusione
Gli autoriparatori possono continuare a usare la cessione del credito con serenità, offrendo ai propri clienti un servizio trasparente, accessibile e altamente professionale.
Gabriele Marchì
- Esperto in risarcimento danni e tutela dei diritti nel settore automobilistico
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